L'Ultimo Combattimento Di Chen

SERIE: Film di MERDA che non hanno ragione di esistere!!!
NOTA: Questa recensione è particolarmente lunga e 
dettagliata perché tratta di un personaggio per il quale ho 
una predilezione particolare.

C'è qualcosa che mi piace ancora di più dei film brutti, e quel qualcosa è qualcuno, e quel qualcuno è Bruce Lee. Bruce Lee è al di sopra di ogni cosa, al di sopra di ogni attore, al di sopra di ogni uomo, al di sopra di parole, opere e omissioni [citazione ecclesiastica necessaria].
Bruce Lee: il grande filosofo delle arti marziali che ha dato vita al Jeet Kune Do.
Bruce Lee: l'unico cinese che viene riconosciuto in un gruppo di cinesi.
Bruce Lee: l'uomo che passa da 4:3 a 16:9 con una semplice apertura di braccia. 

"L'Ultimo Combattimento Di Chen" (in originale "Game Of Death") doveva essere il suo più grande capolavoro, una trasposizione cinematografica delle sue teorie sul combattimento. Con nostro immenso dolore, Bruce morì durante le riprese lasciando solo una quarantina di minuti di pellicola girata. 
Cercando di cavalcare il successo dei suo film, i produttori senza scrupoli hanno preso di straforo questo reperto, e con un sommario lavoro di taglia e cuci hanno tentato di metter su un (pessimo) film in funzione di quei preziosi 10 minuti (su 40) da loro ritagliati.
Uno dei capisaldi dei dettami di Bruce era l'essere flessibili: bisogna essere flessibili per adattarsi alle varie situazioni, e su questo si basava anche il suo Jeet Kune Do; una disciplina che racchiude in sé ciò che egli riteneva più efficace in ogni stile di combattimento. I produttori hanno quindi preso questo insegnamento, l'hanno fatto loro; e l'hanno messo in pratica in maniera un po' troppo letterale, un po' troppo + · + = +, - · - = +, + · - = -. Così è la trama: fin troppo flessibile e bonaria. Bruce diceva anche: "siate come l'acqua", e infatti questa trama fa acqua da tutte le parti... C'è da dire che hanno capito appieno gli insegnamenti del Maestro!

[ATTENZIONE: DI SEGUITO È SCRITTA LA TRAMA PER ESTESO]
Il film si apre con l'epico combattimento tra Bruce Lee e Chuck Norris visto nel film "L'Urlo Di Chen Terrorizza Anche L'Occidente". Improvvisamente salta fuori una troupe cinematografica... Che?! Scopriamo che quel combattimento era parte di un film, e appena Bruce termina le riprese, fa giusto in tempo a spostarsi che una lampada a momenti gli cade sulla testa. Tutti si preoccupano per Billy... Billy? CHI CAZZO È BILLY?!? Cioè, quindi noi siamo cresciuti col falso mito di Bruce Lee, con l'illusione che lui esistesse; ma in realtà quello doveva essere il mito di BILLY!!!!!! BILLY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Billy Lo è Bruce Lee, Bruce Lee è Chen; quindi in realtà Billy Lo è Chen, e Bruce Lee è Billy Lo... Ma allora io chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Perché esistiamo? C'è vita su altri pianeti? Esisteva Bruce Lee? E Billy Lo? E l'innocente contadino Chen che tanto abbiamo amato???? Nulla ha più senso, il sopra è sotto e tutte le mie certezze sono sparite.
Billy... Bruce Lee... B.Lee... Che in inglese si pronuncia Billy........ Allora è proprio vero: Bruce Lee non è MAI esistito, Paul McCartney è morto nel 1966 e Neil Armstrong non è mai stato sulla luna.
In questi primi 5 minuti stracolmi di trauma esistenziale, cercando di approfittare dell'intorpidimento dei nostri sensi, il regista veloce e scaltro come una faina ci colpisce al mento con una serie di QUESTI:
Nella prima foto non si nota, ma guardando il film ci si accorge che alla figura di Bruce Lee presa da un fotogramma di repertorio è stato malamente appoggiato un asciugamano tremolante in digitale sulle spalle. Alla vista del secondo CARTAmontaggio orripilante, corriamo a rannicchiarci in un angolo a consumare tutte le nostre lacrime. Con che cuore hanno potuto mettere un ritaglio di carta appiccicato ad uno specchio per dare l'idea che Bruce Lee stesse effettivamente recitando?! Comunque sia, i mafiosi fanno a "Bruce Lee" un'offerta che non può rifiutare, ma lui; scordandosi di essere in realtà Billy, la rifiuta pagandone le conseguenze: la sua vita diventa un incubo e viene minacciato da una gang di motociclisti-spandex in tutine aderenti. 
Ora è necessario fare le dovute precisazioni. Billy è evidentemente un grande esperto nel metodo Stanislavskij: è riuscito a calarsi talmente nell personaggio da creare una sorta di alter ego chiamato appunto Bruce Lee che lo aiuta a recitare al meglio le scene di lotta. Bruce Lee infatti è il più figo dell'universo ed è imbattibile durante ogni scontro; ma Billy... È un povero Billy! Che ne sa lui di Kung Fu? È solo un attore con un'ottima capacità di immedesimazione. Se Billy avesse tirato fuori Bruce Lee quando ce n'era bisogno, avrebbe messo la gang spandex KO in un attimo; ma siccome Bruce Lee è solo l'altra faccia di un Billy (non dimentichiamolo) si prende un bel carico di legnate. The trauma goes on...
Il protagonista si dirige in visita dallo zio che lavora in teatro, e mentre i due parlano, entrano i temibili motociclisti in calzamaglia. Billy, dimenticandosi del metodo Stanislavskij perché non ha una cinepresa davanti; parte con dei disarmanti calci volanti che proprio nulla hanno a che fare con le acrobatiche mosse che mette in pratica quando interpreta Bruce o Chen. Questi infatti, si rivelano talmente inutili che Billy viene catturato da un motociclista e placato da una subdola cintura rossa. Ancora una volta, se si fosse calato nei panni di Bruce tutto questo non sarebbe mai successo...
Gli atti intimidatori vanno avanti, culminando con l'attentato che ha luogo sul set di "Dalla Cina Con Furore" ove, per altro; veniamo storditi da un tremendo rallenty degli ultimi 2 secondi di scena del film originale che vengono magicamente dilatati per un minuto. Billy (calatosi in Bruce, che stava a sua volta interpretando Chen) si prende una pallottola in faccia, che per (s)fortuna non lo uccide ma lo sfigura soltanto: mossa furbissima del regista per continuare a mascherare i vari attori che interpretano Billy (che interpretano Bruce, che a sua volta interpretava Chen). 
Altra parentesi: visto che fino ad ora il direttore ha cercato di nascondere la faccia di Billy in qualsiasi modo (mettendogli occhiali da sole di notte, con giochi di ombre, riprendendolo di spalle ecc...), avrebbe potuto giustificare il fatto che Billy non c'entra proprio un cazzo con Bruce Lee in seguito alla pallottola ricevuta in zigomo che l'ha obbligato a subire un intervento di chirurgia plastica, per esempio. Oppure adoperando un espediente più macchinoso quale l'utilizzo di protesi al silicone che possono essere rimosse in ogni momento, cosa che sarebbe plausibile, dato che vediamo riapparire il vero Bruce Lee durante i combattimenti finali.
Perché questa enorme parentesi? Perché Billy e la sua crew decidono di mettere in scena la sua morte in modo che lui possa tenere al sicuro la sua ragazza e vendicarsi senza dare nell'occhio.
Le immagini del funerale che vediamo durante 'sta CAGArnevalaTA (o CAGuffonATA™, o CAGAnTomimA™, ben tre termini son stati inventati per camuffare la parola "cagata" ed evitare accuratamente il termine "film") sono ahi-noi riprese di repertorio del vero funerale di Bruce Lee, dove riusciamo a scorgere addirittura la sua salma dentro la bara. MAI e poi MAI nella storia del cinema si sono toccati picchi così bassi di squallore e sfruttamento di immagine.
Non sapendo che Billy è in realtà vivo, la sua ragazza piange disperata, e quando uscendo incontra i mafiosi che la salutano; per tutta risposta lei li innaffia con uno sputo che è più un getto di idrante.
Alla faccia! Meglio avere la fidanzata di Billy con sé in caso di pericolo che non Billy stesso, visto che lui al di fuori dal set è davvero una pippa!
Il nostro protagonista ora si ridisegna una faccia nuova: prende una foto di Bruce Lee (che non sappiamo bene come faccia ad avere, visto che Bruce è solo una sua invenzione per calarsi alla perfezione nei personaggi che interpreta) e gli scarabocchia sopra barba, baffi e occhiali:
"Molto meglio!" esclama fiero Billy a proposito del suo operato.
Ma ne sei certo, BILLY?! La barba è molto più chiara rispetto al colore dei tuoi capelli, BILLY. E comunque continui a non assomigliare per niente alla tua altra personalità figa, quella che le botte NON le prende; BILLY.
Il nuovo, autoproclamatosi "migliore" signor Lo si lancia all'inseguimento dei cattivi a Macao, dove li sorprenderà tutti tirando fuori un poco del suo alter ego: stranamente infatti, questa volta le mazzate le da e non le prende, ma comunque le sue movenze restano tremendamente lente e poco credibili.
Billy, che stufo di semplici barba e occhiali da sole si è ora travestito da anziano macrocefalo con le squame; assiste ad un incontro di pugilato tra un karateka mafioso e un cicciottello Summo Hung.
Qui nota la sua fidanzata che nasconde una pistola e gli passa davanti con aria circospetta, bramosa di uccidere coloro che ella ritiene abbiano fatto fuori il suo ragazzo; ma lui la ferma dicendole di lasciar perdere.
Una volta messo al tappeto il suo opulento avversario, il karateka viene portato negli spogliatoi sulle spalle della gente con non poche difficoltà (notiamo infatti come egli si abbassi per non essere decapitato da ogni pilastro di cemento).
Il campione viene raggiunto da Bruce Lee. Avete capito bene: non da Billy Lo, ma da Bruce Lee!!! Billy si toglie la parrucca bianca e spunta per magia Bruce!!!
La lotta che parte in questo camerino è frammezzata da immagini di repertorio prese dai precedenti film di Lee (quindi di immagini di Chen) e riprese fatte ex novo con varie controfigure. Ci accorgiamo immediatamente che le scene dove appare il vero Bruce sono state rubate da "L'Urlo Di Chen Terrorizza Anche L'Occidente": egli ha infatti alle spalle persiane in legno o carta da parati colorata; però il tutto è ambientato in uno spogliatoio sotterraneo senza finestre e con i muri scrostati...
Billy riesce a fare Bruce Lee al momento giusto (ma con gli sfondi sbagliati) per la seconda volta, ed ammazza lo scagnozzo senza tante difficoltà.
Adesso i mafiosi iniziano a chiedersi se Billy sia effettivamente morto, perché il tizio che li ha aggrediti a Macao; nonostante la barba e gli occhiali da sole, gli ricordava qualcuno, e mentre uno chiede:
"Avete guardato dentro la bara durante il funerale?"
l'altro risponde:
"Certo. Non era proprio uguale, ma diamine; non sono mai esattamente uguali."
...Ma IN CHE SENSO?!? Che cosa significa? Chi non è esattamente uguale a chi o cosa? Forse insinua che Billy non era proprio uguale a Bruce Lee? O ammette che i cinesi non sono poi così esattamente uguali come credeva? Dopo un doveroso controllo al cimitero, i criminali scoprono che quella chiusa nella bara non era la salma di Billy ma bensì una statua in terracotta; che a dirla tutta non assomiglia né a Billy né tanto meno a Bruce Lee, ed è pure vestita con una stramba camicia stile Pupo siciliano con un delizioso colletto a sbuffo.
E mo so' cazzi per tutti, sopratutto per noi.
La fidanzata di Billy viene rapita, e quando lui la trova in una specie di fabbrica di scatoloni vuoti, vengono assaliti ancora una volta dalla banda dello spandex. Tutti i motociclisti indossano catsuit aderenti, ma solo una spicca tra tutte: quella gialla con le famose strisce nere... Ciò che avevamo notato sin dall'inizio e che speravamo non fosse vero accade all'improvviso: Billy aggredisce proprio il motociclista con la tuta gialla e la indossa per camuffarsi ancora una volta.
Ebbene sì: la leggendaria tutina di Billy Lo (perché Bruce non esiste, ricordiamolo ancora una volta) era semplicemente la tutina di un tizio che voleva uccidere Billy Lo!!!
Billy con quella tuta si carica più che mai, e nonostante a lui stia proprio male e la indossi con dei tremendi boxer scuri sotto; si cala talmente nel ruolo di Bruce Lee che stende ancora una volta tutti i nemici. Quando esce dalla fabbrica, Billy finisce ancora una volta nel mirino dell'uomo che gli aveva sparato sul set; che la prima volta lo aveva colpito in pieno volto mentre l'attore stava saltando, ma ora lo manca totalmente nonostante il bersaglio fosse fermo: il cecchino più scarso della storia! Probabilmente non è stato lui a colpirlo, ma è stato Billy a dare una zigomata al proiettile mentre saltava. L'immedesimatissimo estorce informazioni su dove si trovino i mafiosi, e si dirige di corsa al "ristorante Red Pepper".
Cambio di mutande, cambio di attore: ora Billy si è messo degli altrettanto brutti boxer chiari sotto alla tuta, ma non appena entra al "ristorante" (che in realtà sarebbero gli interni di una pagoda) si ritrasforma in Bruce Lee, quello vero e sincero!
Siamo arrivati al gran finale, quello intorno alla quale e per il quale sono stati girati gli altri inutili 80 minuti di film, quei fantastici 10 minuti di combattimenti feroci girati da Bruce Lee the original. Durante il memorabile scontro con Kareem Abdul Jabbar, un omone di 2 metri e 18 che nulla può contro la figaggine del più basso ma invincibile avversario; Bruce viene spinto contro una finestra fatta di carta di riso che si strappa letteralmente.
Aspetta un attimo, servono ulteriori precisazioni: le scene girate da Bruce Lee erano ambientate all'interno di una pagoda, che qui diventa semplicisticamente l'interno di un ristorante; che per giunta sembra situato in una palazzina abusiva di Picanello... Come possono quindi essere delle raffinate imposte stile asiatico quando le vediamo dall'interno, e delle normalissime finestre in vetro quando le vediamo dall'esterno? Questo è l'enorme mistero che avvolge ciò che è rappresentato come un meschino ristorante di basso quartiere.
Abbattuto Kareem, compare uno dei boss della mafia che aggredisce Billy. Per l'ennesima volta tornano ad alternarsi immagini del combattimento appena visto con scene girate ad HOC con varie controfigure.
Annientato anche costui, Billy/Bruce (immagini alternate dei due) sale le scale e giunge all'ultimo piano del "ristorante" dove vede il grande boss seduto alla scrivania con le vene tagliate. Ma quello non è il vero boss: è una statua di cera messa lì appositamente per confondere il nostro eroe! Billy (Bruce se n'è andato definitivamente) se ne accorge, balza con un salto felino accanto all'artefatto e gli stacca la testa buttandola via indignato esclamando "CERA!!!!"...
O forse "C'ERA!!!!" perché il malavitoso c'era prima che lui arrivasse ma adesso non c'è più? Non mi meraviglierei di un gioco di parole così basso, in entrambi i casi questa scena è parecchio esilarante ma non ha alcun senso. Forse il boss aveva trovato così ingegnoso quel manichino nella bara di Billy, che preso dall'invidia se ne è fatto costruire uno a sua immagine e somiglianza da sfoderare in caso di allarme rosso; chi lo sa.
Scoperto il furbo nascondiglio nel retro-specchio del cattivone, Billy si fionda nell'inseguimento più breve di sempre: segue il boss sul tetto e non fa neanche in tempo a minacciarlo o dargli un pugnetto che quello scivola di sotto come un povero stronzo.
Mentre costui cade dabbasso, notiamo le favolose inferriate che manco si possono aprire perché sono dipinte con una passata unica di rullo di vernice color Nero Notte.
L'abominio si chiude con un'eloquente primo piano (riciclato) di Bruce Lee, che come noi, ha guardato il tutto con le lacrime agli occhi...

Da menzionare il quasi sequel "L'Ultima Sfida Di Bruce Lee", dove le parti rimontate da altri suoi film sono molto più lunghe e volendo "credibili", ma Billy Lo (nonostante il film porti il nome di Bruce Lee, lasciamo perdere) muore subito e quindi entra in scena suo fratello per vendicarlo: BOBBY LO!!!!!!!!!!
[FINE SPOILER]

Di Billy Lo si hanno poche notizie dal momento in cui decise di non calarsi mai più nel ruolo di Bruce Lee.
Mentre con il suo alter ego fisicatissimo interpretava film dai titoli aggressivi come "Il Furore Della Cina Colpisce Ancora" o "L'Urlo Di Chen Terrorizza Anche L'Occidente"; Billy in quanto semplice Billy si è accaparrato il ruolo di protagonista in pellicole minori quali:
"I Tre Dell'Operazione I Conti Non Tornano", "Billy Urla di Dolore", "La Furia Di Billy Non Spaventa Nessuno", "Il Furore Di Billy Si Limita All'Oriente".
Finita la sua carriera nei film di Kung Fu, Billy Lo ha tentato di far carriera anche all'estero approdando in Italia; dove fondendo ancora una volta il suo nome con quello di un altro alter ego, ha dato vita ad un personaggio comico molto amato: BILLY BalLO.

Ringrazio la DVD Storm Distribuzioni, creatrice del ben poco prestigioso cofanetto di film di Bruce Lee in mio possesso ove è presente questo titolo ignominioso ma manca un film dove il vero Bruce Lee è presente, tipo "I Tre Dell'Operazione Drago".
Ringrazio il mio creativissimo ragazzo che mi ha parecchio aiutata nella stesura di questa recensione: mentre la gente normale passava il Natale cenando in famiglia e guardando film tipici del periodo come "Mamma Ho Perso L'Aereo", noi entravamo in uno stato confusionale misto tra ilarità e tristezza infinita tramite le agghiaccianti immagini di questa CAGArnevalaTA.
Ringrazio anche un affezionato lettore che non manca mai di farmi pubblicità, il mio amico Federico che aspettava la recensione di questo titolo più o meno da quando ho creato il blog tre anni e passa or sono: spero che sia stata all'altezza delle aspettative!

Buone Feste!

Carissimi follower affezionati, lettori di passaggio, estranei che capitate qui per caso tramite ricerche a dir poco assurde e non ve ne frega niente di quello che scrivo perché cercavate "foto di donne legate" o che so io...
A tutti voi il mio sentito augurio di buone feste!
Possa il Natale portarvi un sacco di film carichi di violenza, budella, e tanta tanta gente morta male!


COMING SOON: la recensione de "La Croce Dalle Sette Pietre", tenetevi forte...

Film Sconsigliati - Parte 4

Se ancora non si fosse capito, a me piacciono i film brutti. ADORO i film brutti! Prendi quella vaccata tedesca di serie Z intitolata "Das Komabrutale Duell" (che devo ancora recensire): una storiaccia scritta probabilmente da due amici ubriachi all'Oktoberfest, girata nello scantinato della nonna con l'ausilio di purea di fagioli a go-go per simulare il sangue finto; ed un fantastico cast di amici improvvisati attori. Come poter non apprezzare lo sforzo, nonostante il tutto risulti difficile da guardare dall'inizio alla fine?
Oppure quella geniale produzione Made in Italy che porta il nome di "Adam Chaplin": dopo tre minuti capisci che non puoi prenderlo sul serio, e da quel momento inizi ad apprezzarlo per il capolavoro di bruttezza che è!
Questa premessa però, vale solo per film che so già di partenza appartenere al ceppo più ignobile del cinema. Quando invece inizio un film che sembra serio, o che è stato apprezzato da metà popolazione mondiale ma che poi si rivela una sozzeria; oppure più semplicemente che sembra bruttino all'inizio e che poi ha dei risvolti ancora peggiori... Allora il discorso cambia. Quando la bruttura non me la aspetto (o non del tutto), allora rimango male e non mi rimane altro che bastonarla mediaticamente per mettere in guardia il mio prossimo da cotali porcate.

Piñata - L'isola Del Terrore
Trama: Avete mai visto un film adolescenziale dove però gli adolescenti sono interpretati da attori oltre i trent'anni? Suppongo di si, capita circa nel 95% dei casi.
Avete mai visto un film con effetti speciali in computer grafica così pessima, che anche se lo state guardando da soli cercate di contenere la risata perché se qualcuno sentisse lo scoppio della vostra ilarità vi prenderebbe per pazzi? Penso anche questo.
Ma avete mai visto un film con una piñata assassina?!? Credo di no.
Per celebrare il "5 de Mayo", un gruppo di studenti si reca su un'isola per dare il via alla tradizionale caccia alle mutande: alla squadra vincitrice saranno dati 20.000 dollari da donare in parte in beneficenza e in parte alla propria confraternita. Oltre alle mutande, sono disseminate sull'isola delle piñatte contenti alcolici vari: questo è il promettente contesto nel quale ci troviamo.
La prima coppia di studenti, inebriata dai fumi dell'alcool (una mini-bottiglietta di tequila) e sotto effetto di stupefacenti (due tiri di cannetta); trova malauguratamente un'antica piñata dalle orribili fattezze. I due, incuriositi, decidono innocentemente di romperla per vedere cosa contiene al suo interno; ma mai al mondo si sarebbero aspettati che in questa fosse sigillato il Male stesso...
Sconsigliato perché: Cioè, già il fatto che il panico su un'isola sia causato da una piñata che uccide e ha anche il potere di mutare forma e colore non è un motivo sufficiente per evitarlo? Lascio solo qualche foto del "mostro" in questione, che oltre a rendere l'idea di quanto faccia ridere già di per sé; rende anche l'idea di quanto possa essere costata poco la post-produzione.
 
Squallore vero. 
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Parasomnia
Trama: Danny va a trovare il suo amico Bill, che per disintossicarsi si era fatto internare in un istituto di igiene mentale. Nello stesso istituto è rinchiuso anche un pericolosissimo serial killer col dono dell'ipnosi fulminea, motivo per il quale lo hanno legato al soffitto con pesanti catene, incappucciato e gag-ringhizzato. Bill, che è il solo ed unico personaggio simpatico del film; consiglia all'amico di dare un'occhiata alla stanza nella quale l'assassino si trova rinchiuso. Camminando per il corridoio, Danny vede casualmente una tizia dormiente per la quale ha un immediato colpo di fulmine. Questa ragazza è affetta da Parasomnia, un disturbo del sonno che la porta a dormire per il 90% del tempo; motivo per il quale non è autosufficiente e si trova ricoverata per ricevere le cure necessarie.
Danny si mette in testa che la stanno torturando (...) e decide in maniera smaliziata di salvarla rapendola e portandosela a casa (!!!) senza avere la benché minima idea di quali fossero i problemi della ragazza, dei suoi bisogni, e i danni che questo suo "gesto d'amore" potrebbe causare.
Ora prendete 'sta ragazza di circa 25 anni che ha vissuto sì e no per 2 anni in totale e buttatela nel mondo: cosa potrà mai venirne fuori? Una persona che non sa praticamente parlare né mangiare, che non conosce ciò che la circonda, che non ha neanche mai visto come è fatto un televisore; si trova improvvisamente catapultata nella vita per colpa di un folle individuo con la sindrome del salvatore, che credendo di far cosa nobile e giusta, si macchia in realtà di plurimi reati. Il tutto è alquanto grottesco, perché se l'intento del regista era quello di mostrarci un ragazzo innamorato e dagli intenti puri; quello che lo spettatore percepisce in realtà è l'immagine di un maniaco pervertito che pare abusare di quella che potremo definire una bambina.
Come se non fosse abbastanza, 'sta poveraccia è perseguitata durante i suoi sogni dall'assassino-ipnotizzatore, che anela a farla sua...
Sconsigliato perché: È proprio un film soporifero. Non solo il tutto è alquanto sciocco e tirato via, ma è pure di una noia oserei dire brutale. Più si va verso la tanto attesa scritta "FINE", più l'attenzione cala a picco: [SPOILER] tra teatrini di marionette e violiniste rapite, monologhi infiniti del killer di turno e protagonisti dormienti/in coma conservati in un tubo d'acqua; traspare nitidamente che il regista non sapeva proprio più dove andare a parare. [FINE SPOILER]
Stupido, paradossale, da evitare assolutamente.
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Tomie
Trama: Un tizio torna a casa con una scatola contenente una testa. La testa crescerà e diventerà una bambina. La bambina si svilupperà e diventerà una signorina brutta con un neo "qui" [cit. non si vede dove viene indicato il neo però].
Una tizia va dalla strizzacervelli perché non riesce a ricordare un evento significativo in seguito ad un incidente. Durante una seduta di ipnosi, la ragazza tira fuori il nome di una fantomatica Tomie.
Tomie, AKA: la signorina brutta con un neo "qui"; ha la strepitosa dote di far innamorare di sé qualsiasi uomo, di manipolarlo e fargli fare qualunque cosa lei desideri. Questa però si rivela un'arma a doppio taglio dato che coloro che perdono la testa per lei, arrivano ad impazzire uccidendosi tra di loro in preda alla gelosia e finendo poi per ammazzare anche lei.
La signorina dal neo "qui" possiede un'altra interessante caratteristica: si rigenera dopo ogni sua morte e torna in vita nel corso dei secoli apparentemente per cercare vendetta...
Sconsigliato perché: Abbiamo iniziato a vederlo all'1 di notte ed è finito alle 3 ( T R E ) passate. Ma il film dura 1 ora e 34 minuti, titoli di testa e coda compresi... Quindi come diamine è potuto accadere?!? O il file era danneggiato e VLC segnava un tempo di durata non veritiero, o c'è stato un balzo nello spazio-tempo in città, oppure davvero non saprei. Solo appoggiandosi alla teoria del paranormale si può tentare; e non riuscire, di dare una spiegazione a quanto è successo.
"Tomie" è una serie di OTTO film giapponesi (e in quanto nipponici già parto prevenuta) basati su un manga (mi correggo, doppiamente prevenuta) che sulla carta sembravano alquanto intrigati: una ragazza viene uccisa più volte, in diverse epoche, e ogni volta che rinasce viene nuovamente uccisa da qualche uomo che ne era rimasto ammaliato. Bellissimo! Peccato che la trasposizione su pellicola sia parecchio confusa e a dir poco deludente.
Ricapitolando un attimo, che cosa succede durante questo primo film? [SPOILER] Che Tomie parte la sua nuova esistenza in quanto testa mozzata e poi si rigenera mediante fotosintesi clorofilliana e diventa una ragazza brutta con un neo "qui" ci siamo, ma perché? Quali sono i suoi poteri, la sua maledizione, le sue vere intenzioni? Non ci è dato saperlo. Probabilmente sarebbe necessario guardare gli altri SETTE capitoli per capirlo, ma anche no, grazie.
Come detto poco sopra, sembra che Tomie cerchi vendetta contro la protagonista, ma si può pensarlo solo fino a un certo punto. Durante gli ultimi minuti sapientemente girati su un molo, arriva la rivelazione: in questa messinscena che sembra più una pubblicità della "Lines" con due amiche che ridacchiano, si abbracciano, e si bisbigliano all'orecchio i loro segreti per avere sempre la zona intima asciutta e pulita; è Tomie stessa a dire alla protagonista che "lei è lei", cioè che sono tutte e due la stessa persona... Ma perché? Che cosa mi significa? Ora ne sono certa: il tutto si capirà solo con l'ausilio degli altri SETTE film, ma anche 'STI CAZZI!
[FINE SPOILER]
Tralasciamo il fatto che come buona parte dei film asiatici sia pregno di silenzi e parti che fanno addormentare.
Tralasciamo anche il fatto che i protagonisti sono tutti BRUTTI. Ma TUTTI. BRUTTI. E sopratutto proprio Tomie, che dovrebbe essere il pezzo di topa più conteso in Nippolandia ma che in realtà non si capisce con che ordine siano disposti i denti nella sua bocca.
Tralasciamo anche che la protagonista sia una pseudo-fotografa tipica di "Instagram" che fa inutili scatti di ciò che sta mangiando, e foto ancora peggiori di lei col suo ragazzo (che per di più, la tradisce con la sua migliore amica); tralasciamo tutto quanto... "Tomie" è un film che non ha davvero ragione di esistere. Non so con che coraggio siano riusciti a tirar fuori altri SETTE capitoli dato che questo primo è improponibile da guardare tutto intero in una volta.
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Le Streghe Di Salem

Trama: Heidi è una rastafariana scheletrica con bassissimo gusto in fatto di vestiario che conduce insieme ad altri due individui un programma radiofonico di successo. Un giorno le arriva un misterioso vinile da parte di una band chiamata "Lords", prontamente rinominata da uno dei due soci della radio "Lords Of Salem" [titolo originale del film, NdR.] dato che a Salem è ambientato il tutto. Durante l'ascolto, la rasta mal-vestita ha dei flashback di un evento passato remoto ed inizia ad essere tormentata da terribili incubi...
Sconsigliato perché: Appena inizia, si nota immediatamente che la protagonista ha qualcosa che non convince, che il suo personaggio sembra fatto proprio a cazzo di cane, che dovrebbe essere una ragazzina ma in realtà... In realtà è la moglie del regista Rob Zombie: 44 anni suonati! E va bene, sappiamo tutti che raramente sono chiamati attori sotto i 35 anni per interpretare dei collegiali; però notiamo anche subito che i dialoghi e le situazioni non sono proprio il massimo della vita. Questa Heidi inizia ad avere sogni inquietanti, ok; ma dopo i primi due (non sto scherzando) inizia a piangere per strada e disperarsi manco le fosse stata ammazzata l'intera famiglia. E va bene, magari per lei avere incubi è peggio che avere una malattia incurabile.
Primo sogno bislacco: Heidi si scalda le mani
davanti ad una tamarra croce al neon.
Poi più si va avanti, più il film peggiora precipitosamente ad ogni minuto, fino a sprofondare in un baratro di bruttezza e di noia che non si può concepire.
[SPOILER] Heidi è la discendente di un inquisitore che sterminò le ultime streghe di Salem. Il misterioso vinile dei "Lords" era una melodia che le streghe suonavano durante i loro Sabba, e mettendolo in onda per radio; Heidi ha suscitato una specie di memoria collettiva tramite la quale tutte le donne di Salem ricordano il loro passato di stregoneria.
Adesso prendi una band industrial tra le più famose e storpiane il logo. Aggiungi un giocoso trucco alla "Nightmare Before Christmas" ed otterrai:
Il tanto temuto "peggio" che ci si aspettava è arrivato. Negli ultimi 5 minuti assistiamo attoniti ad un veloce video-clip farcito dalle peggio scene satanico-blackster con tanto di Madonne che si sciolgono come candele di cera trasformandosi magicamente in Aphex Twin, preti che masturbano falli di plastica, la protagonista che monta selvaggia un capro stile virile Valkiria e poi viene montata a sua volta da un fan degli Immortal che fa le smorfie. "Peggio" è un aggettivo che non rende abbastanza.
STREGONERIA IST KRIEG!!!
YEEE HA!
"Fiocco di Neve, che ci è successo?!"
Tutto ciò va oltre la vaccata. [FINE SPOILER]
Film da non prendere neanche in considerazione. Rob Zombie, dedicati solo alla musica per carità.

Hostel: Part II

Serie: Film minormente orridi, ma pur sempre BRUTTI!!!
Come diceva sempre mio padre: "VIVA LA FIGA! VAFFANCULO! PUTTANA AMERICANA! LO SAPEVO CHE ERI UNA STRONZA, BRUTTA TROIA!" [cit. del film, non di mio padre seriamente].
Eeeeh sì, l'Europa non è per niente un posto sicuro... Per fortuna che la Slovacchia è avvolta da un'impenetrabile barriera di magia fanta-favolosa, unicorni, arcobaleni e ancora magia; che la rende invisibile agli occhi dei più ♥
...MA CHE CAZZO SIGNIFICA?!?!?! COSA SONO QUESTI DISCORSI??? Eli Roth, non contento di aver infangato una nazione intera nel suo precedente caFolavoro "Hostel", torna alla carica con una fresca e primaverile ventata di pregiudizio, frizzanti luoghi comuni, qualche gioviale stereotipo, un pizzico di scortesia; ed un fiero e sentito americanismo. Tutto ciò che è non americano viene ancora una volta raffigurato come un multietnico calderone di inciviltà: italiani (i peggiori in assoluto), spagnoli, olandesi, tedeschi; siamo tutti indistintamente feccia, un'orda di "morti di figa" pronti ad approfittare delle ingenue e pudiche grazie delle studentesse d'oltre oceano.

[ATTENZIONE: DI SEGUITO È SCRITTA LA TRAMA PER ESTESO,
MEGLIO NON LEGGERE SE NON AVETE VISTO IL PRIMO "HOSTEL"...CIOÈ, NON CHE VI PERDIATE NIENTE, PERÒ È MIO
 DOVERE AVVERTIRE.
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Mora, Bionda e Cessona sono tre amiche americane che studiano arte a Roma. Il gruppetto è in procinto di partire per Praga subito dopo la lezione di ritratto dal vivo, durante la quale vengono avvicinate da una modella chiamata da ora in poi Moldavia (visto che andiamo per luoghi comuni e visto che non ricordo assolutamente il nome di nessuna delle protagoniste).
Durante il rocambolesco viaggio in treno, le americans vengono disturbate dai classici italiani "mafia caffè mandolino cocaina viva la figa" e vengono salvate in extremis da Moldavia, che si trovava guarda caso nei paraggi della carrozza. Questa, lamentando il "molesto comportamento degli italiani che non hanno proprio limiti" e la "scarsa sicurezza del territorio europeo" [cit. parole testuali], rivela alle nuove compagne di viaggio di essere diretta in Slovacchia; terra rinomata per le sue miracolose sorgenti termali naturali. Manco a dirlo, Mora, Bionda e Cessona seguono Moldavia ad occhi chiusi; dirette verso quello che gli viene descritto come un paradiso in terra ed ignorando totalmente il fatto che anche la Slovacchia fa parte del pericoloso territorio europeo.
Arrivate all'infausto ostello a noi già noto (vedi "Hostel"), scopriamo che la sanguinaria organizzazione si è nettamente evoluta; operando aste via web in diretta mondiale che prendono il via subito dopo la scansione dei passaporti dei clienti. Ovviamente, essendo i poveri americani ingiuste vittime dell'odio mondiale, le aste che li riguardano sono le più care e contese. Probabilmente la ragione di tutto ciò è da ricercare in un possibile desiderio di rivalsa nei loro confronti, essendo il resto del mondo così piccolo davanti alla grandezza a stelle e strisce... O più semplicemente, Eli Roth è un pochino stronzo.
Ora che le aste su "eBay Massacro" si sono chiuse, i fortunati e danarosi acquirenti/carnefici arrivano su un jet privato per ritirare la merce, e in un malato gioco all'aguzzino voyeur che si studia la vittima a distanza; i compratori si recano alla festa del paese per visionare più da vicino la mercanzia/carne da macello.
Per quanto incredibile anche quel cesso di Cessona viene rimorchiata, ed ebbra di felicità per aver trovato un uomo con uno stomaco così forte (o delle cataratte così spesse) dal volerci andare a letto; lo segue senza pensarci due volte per un romantico giro in barca con sorpresa. E come i topi seguivano il "Pifferaio Magico", Cessona segue il "Piffero di carne" del nostro simpatico e rubicondo Borat, che naturalmente NON era attratto da lei (ceco, mica cieco!); ma la stava conducendo dritta dritta verso il suo ineluttabile destino. La Brutta si trova ora legata a testa in giù sopra una vasca da bagno in una stanza illuminata di sole candele, dove la sua benestante compratrice si appresta a tagliuzzarla per farsi un bagno nel suo sangue in un dissacrante e squallido omaggio alla Contessa Báthory.
Le ignare amiche si interrogano su che fine abbia fatto Cessona mentre si godono una giornata alla SPA. Qui Mora si addormenta e al suo risveglio si ritrova sola come una cagna; e turbata comincia a cercare Bionda, che sembra essersi appartata con un tale. Epperò, girovagando per la desolata SPA; si vede accerchiare improvvisamente da un poco amichevole gruppo di nerboruti omaccioni di-nero-vestiti. Dopo un'improbabile fuga, viene salvata da Moldavia, che RI-guarda caso era di nuovo al posto giusto nel momento giusto. Questa, con l'aiuto di un anziano in Mercedes, la porta al sicuro in una villa; assicurandole che presto sarebbe arrivata la polizia. Ma sorpresa sorpresa, anziché i poliziotti arrivano gli omaccioni nerboruti di-nero-vestiti dai quali era riuscita a scappare. Vedendosi in trappola, Mora cerca sapientemente rifugio dentro un armadio che nasconde al suo interno una stanza dei trofei, dove sono messe in bella mostra numerose teste umane che si presume appartengano a coloro che hanno tentato o sono riusciti in un primo momento a fuggire dall'organizzazione. A dispetto della sua bravura nel nascondino, viene immediatamente trovata e resa incosciente.
Nel frattempo scopriamo che Bionda è stata a sua volta catturata e imbellettata per il suo personale macellaio, che coglioneggiando con una sega circolare; le crea un profondo taglio sulla testa. Alla vista del sangue, il suo torturatore perde di botto tutto l'entusiasmo, e nel tentativo di tirarsi fuori dai giochi; viene anch'egli eliminato. Bionda, ancora in vita, verrà nuovamente reimmessa sul mercato come "offerta speciale per 20 minuti" [cit.] ad un prezzo stracciato: una di quelle offerte che proprio se te la perdi sei davvero uno stronzo, cioè proprio il più coglione del circondario, roba che quando scendi a buttare la spazzatura i vicini ti ridono dietro!
Il suo nuovo compratore sarà lo stesso che si è accaparrato Mora, che se all'inizio era riluttante all'idea di uccidere e smembrare; ora si sente troppo gagliardo e non vede l'ora di giocare all'"Allegro Chirurgo".
Mora però, forte del suo ascendente sull'oppressore, mette in scena un gioco psicologico da due soldi: facendogli credere di voler fare sesso con lui, riesce a farsi liberare e a prendere il controllo della situazione. Quando le guardie irrompono nella stanza, la ragazza tiene letteralmente prigioniero per le palle l'uomo e minaccia di ucciderlo se queste non avessero chiamato il capo dell'organizzazione. Una volta palesatosi il principale, Mora cerca di comprare la propria libertà affermando di essere estremamente ricca, ma il "contratto" impone che chiunque entri in quel luogo non possa uscire se non ha prima ammazzato qualcuno. Detto, fatto: la ragazza evira il suo fu-aguzzino e decreta che dovrà morire dissanguato. Ma non contenta, compra anche Moldavia e la decapita con uno spensierato colpo di falce.
Segue una deliziosa scenetta nella quale dei quantomai agghiaccianti e brutti bambini di una baby-gang giuocano a calcio con la testa mozzata.
                                      [FINE SPOILER]                                         

Se almeno in "Hostel" abbiamo visto qualche tortura in qua e in là, in questo secondo capitolo non c'è tipo manco l'ombra del sangue. Deludente a dir poco che un film pubblicizzato come splatter presenti solo una montagna di dialoghi e zero emoglobina. D'altra parte i sequel sono fatti quasi sempre per cavalcare il successo del film precedente, e come ben sappiamo gli americani hanno spesso un deficit di fantasia enorme; vedi per esempio il caso dello splendido "[●REC]" spagnolo, divenuto a neanche un anno di distanza un misero rifacimento in salsa americana chiamato "Quarantine".
Il terzo ed ultimo capitolo di questa acquosa trilogia non è più curato da Eli Roth ma da Scott Spiegel, un regista evidentemente specializzato nel dirigere solo secondi capitoli (ha sceneggiato "La Casa 2" e diretto "Dal tramonto all'alba 2: Texas Blood Money" ed "Hostel: Part III"). Non che a questo punto il regista faccia alcuna differenza, ma il terzo, perdibilissimo "Hostel" dà l'ultimo colpo al chiodo che si spera sigilli definitivamente questa bara.

E questa era la terza recensioni scritta a quattro mani con quella macchina spara-cavolate che è il mio ragazzo, spero che il risultato sia di vostro gradimento!
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