Portraits of Andrea Palmer

SERIE: Film DI MERDA che non hanno ragione di esistere!!!


Non so come dirlo in altri termini per rendere bene l'idea quindi lo dirò in francese: questo film (porno) fa sbruffare merda.

Andrea Palmer sbarca il lunario facendo la cam-girl fra una pippata di cocaina e una fumata di crack. Un avventore del sito dove la ragazza si esibisce le fa una richiesta che a noi spettatori rimane ignota (o che io non ricordo) e lei reagisce malissimo dando di matto in diretta. Un altro partecipante le scrive in chat che "lei vale più di tutto questo, che ha del potenziale e che lo ha capito solo guardandola". Le offre quindi un'opportunità di lavoro non meglio specificata e la invita a trasferirsi a Los Angeles "per parlare della sua carriera". La nostra, per niente sospettosa né intimorita e piena di fiducia nell'umanità e negli estranei; prepara le valigie ed abbandona tutto il suo niente per trasferirsi a L.A.
Una volta arrivata, il misterioso figuro della chat sparisce e lei non può fare altro che incolparsi da sola per quanto è stata scema. Al che inizia a cercare lavori come modella di foto vietate ai minori ed incappa in un produttore che sta per girare uno squallido porno in cantina e la invita ad assistere. Mentre la mal farcita coppia di attori hard è nel mezzo delle riprese (o del pisolino, visto che il lui è assolutamente assente e per nulla libidinoso), il disonesto produttore invita Andrea ad unirsi ai due, salvo poi non pagarle il lavoro alla fine.
La vita di Andrea nella città degli angeli sarà un lento ed inesorabile declino fra droga, perversioni, abusi e violenze di ogni tipo.

La sinossi sembra figa, vero? Infatti ho smattato per mesi perché non riuscivo a vederlo, ed ora che ci sono riuscita vorrei i miei cazzo di 74 minuti indietro.
Avete letto bene: il film dura solo 1 ora e 14 minuti. 
È un problema? Sì, perché se togliessimo tutte le scene di masturbazione e sesso (tutte riprese estremamente esplicite), facendo un calcolo approssimativo ricaveremo all'incirca 20/23 minuti di film scarsi. Ergo: è un porno. Inoltre ricordatevi la regola sulla durata delle pellicole (link qui).
È un film che parla di una cam-girl e della sua violenta discesa nel mondo della prostituzione, quindi le scene di sesso sono giustificate. Non sempre e non tutte. Ci sono una valanga di scene di sesso assolutamente inutili ai fini della trama, e quelle utili sono portate avanti all'infinito per diluire il brodo alla bell'e meglio. Nonostante ciò sono comunque riusciti a ricavarne solo 74 merdosi minuti. SETTANTAQUATTRO!!!
Mi chiedo per quale motivo cimentarsi in una produzione simile quando potevano fare un porno e basta? Senza bisogno di pseudo trama né di pseudo recitazione - perché i protagonisti sono tutti attori XXX, vi lascio immaginare le loro abilità recitative quando hanno i vestiti indosso. Questo abbiamo di fronte: un bruttissimo e noiosissimo film porno con una pseudo trama, con degli pseudo attori, ripreso da un uomo con l'Alzheimer che adora fare riprese storte e sfuocate, soprattutto di organi genitali
Il finale fa sorridere se non fosse che non c'è niente da ridere perché vorrei indietro la mia ora e 14 minuti sprecati.
Su alcuni siti ho letto pareri di persone che lo interpretano come come "una produzione realistica che mostra com'è la vita di una povera ragazza che finisce suo malgrado in situazioni simili", ma francamente anche no: di pellicole sul genere ne esistono e sono film degni di esser chiamati tali, con attori bravi e tutto il resto fatto bene; non sta porno cagata. Basta col cercare di dare grandiose interpretazioni pindariche a immondezzai simili perché questo film è inclassificabile. 
Inoltre Andrea Palmer è l'unica protagonista ed è un personaggio piatto, per niente definito, che dimostra più volte di essere una cretina di quelle con le quali trovo sia impossibile empatizzare nonostante tutto ciò che le capita. 
Portaits of STICAZZI, manco viene mai detto il cognome di lei, che titolo del cazzo... per restare in tema.
Film decisamente sconsigliato. Piuttosto andate su PornHub.

Enter The Void

SERIE: Film da vedere, ma anche NO...

Adoro Gaspar Noé: dagli albori dei mediometraggi al primo lungometraggio "Solo Contro Tutti", ho esaltato "Irréversible" e sono letteralmente impazzita per "Climax"! 
Tuttavia sono stata molto combattuta se inserire "Enter the Void" nella categoria "Film di merda che non hanno ragione di esistere" perché questo film è davvero inaffrontabile.
Il caro regista è un virtuoso della telecamera e non manca mai di stupirci con inquadrature particolari, angolazioni improbabili, piani sequenza ed accorgimenti vari ed eventuali che rendono ogni sua pellicola assolutamente inconfondibile. Questa produzione però è molto più simile ad un segone a due mani che lui stesso si fa davanti allo specchio mentre si dice: "Quanto sono bello! Quanto sono bravo! Guarda come ti uso le gru per fare riprese di Tokyo dall'alto!". 

[NON CONTIENE SPOILER: È SOLO L'INIZIO DEL FILM]
Oscar è un ragazzo americano che vive con la sorella Linda in una Tokyo molto colorata e poco kawaii. Oscar fa lo spacciatore e lo fa in Giappone perché era troppo brutto farlo in America, patria di sogni ed arcobaleni a stelle e strisce. Però le droghe non è che le vende solamente: ne fa anche largo abuso, sopratutto di quelle psicoattive tipo LSD e DMT. Linda invece fa la spogliarellista e si droga un filo meno di Amy Winehouse: sono la famiglia perfetta per una pubblicità della Mulino Bianco.
Un giorno Oscar riceve una telefonata dall'amico Victor che gli chiede di portargli delle pasticche in un locale chiamato "The Void". Una volta arrivato, Victor gli chiede scusa sottovoce e dei poliziotti si scagliano su Oscar che si chiude in bagno cercando di disfarsi delle pasticche e minacciando di avere una pistola. I poliziotti sparano attraverso la porta e Oscar muore con la testa nel pissoir.
Da qui si snoda un viaggio/trip mistico/spirituale dell'anima (de li mortacci) di Oscar a cavallo fra presente, passato e futuro; riferimento al "Il Libro dei Morti" del quale parlavano Oscar ed Alex (un altro amico) pochi minuti prima della sparatoria. Roba che se il buon Gaspar faceva un film che come sceneggiatura aveva "Il Libro dei Morti" scritto in geroglifico ce ne uscivamo prima.

"Enter the Void" è certamente uno splendido lavoro di regia, fotografia, montaggio, sonoro, luci e chi più ne ha più ne metta. Dal punto di vista tecnico è impeccabile.
Il guaio è nella durata (2 ore e 41 fottuti minuti) e sopratutto nella sua gestione.
Un film di quasi 3 ore non è di per sé un problema, se non fosse che qui il tempo è diluito male, MALISSIMO e sembra non scorrere più. Dura molto più del dovuto e alla prima ora si ha la disorientante sensazione che il film sia iniziato da non molto ma che sia già alla fine, è paradossale! Penso che questo accada perché i primi 50 minuti sono ricchi di chiacchiere e cose che accadono, mentre nelle restanti 2 ore tutto ciò viene a mancare.
Che poi nemmeno la mancanza di dialoghi in un film di quasi 3 ore rappresenterebbe un problema, SE solo il tutto fosse fatto in maniera più concentrata e meno fluttuante e vacua. 
Le interminabili inquadrature dall'alto atte a rappresentare l'anima (de li mortacci) di Oscar che vaga intorno alle persone a lui care sono davvero sfiancanti, infinite; alternate da immagini psichedeliche e flash di luce (lunghissimi anche questi) che farebbero venire l'epilessia anche a chi non ne soffre. Per cercare di non accecarmi mandavo avanti questi flash stroboscopici cliccando il pulsante che fa »FastForward di 10 secondi e giuro non so dire quante volte l'abbia cliccato prima che finissero!!!
Fastidio inutile agli occhi oltre che all'umore.
Dopo 2 ore catatoniche durante le quali l'attenzione dello spettatore viene via via a mancare e deviata su qualsiasi cosa (smartphone, gatto, tende, manicure, interessante lista degli ingredienti in lingua serbocroata sul tubo delle Pringles); gli ultimi 40 minuti sono da gran suicidio scenico stile Dead dei Mayhem. Non se ne può davvero più. 
Come accaduto per "A Ghost Story" ho cercato di ridurre la mia agonia facendo scorrere il film a velocità aumentata, tanto non parlava più nessuno ed io volevo solamente riprendere in mano la mia vita e fare qualcosa di costruttivo invece di finire sulla copertina del prossimo album dei Mayhem. E infatti non è cambiato nulla: tutto era già stato spiegato, gli attori perseveravano nel non dialogare, la camera continuava a galleggiare su estenuanti scene di sesso assolutamente inutili (se non una) fino a portarci ad un finale tanto agognato quanto prevedibile. 
Fine.
Mi si sono essiccate le tube di Falloppio.
A mio parere è il lavoro peggiore di Gaspar Noé: per quanto sia visivamente bello, è un tantino pretenzioso e decisamente troppo ambizioso. 

One Shot, One Kill 2: Riassunti in una Riga (SPOILER) - ITA + ENG

[ENGLISH VERSION BELOW]
Speciale Dario Argento
[CONTIENE SPOILER]

L'uccello dalle piume di cristallo (1970)
L'uccello c'è ma ha le piume normali.

Il gatto a nove code (1971)
Non compare nessun gatto, tanto meno uno con 9 code.

4 mosche di velluto grigio (1971)
Dario Argento e la trilogia degli animali da Chernobyl.

Profondo rosso (1975)
Specchio servo delle mie brame, chi è l'assassino del reame?

Suspiria (1977)
Una vecchia rantola e cadono bigattini dal soffitto. Non è la vecchia in decomposizione.

Inferno (1980)
Non c'è un vero e proprio inferno, ma Mater è molto figa!

Tenebre (1982)
L'assassino è sempre il maggiordomo lo scrittore.

Phenomena (1985)
Una ragazza parla con gli insetti senza esser sotto effetto di stupefacenti.

Opera (1987)
Il "Macbeth" di Giuseppe Verdi porta una sfiga pazzesca.

Trauma (1993)
"Profondo Rosso" in salsa U.S.A. aggravato dalla presenza di Asia Argento.

La sindrome di Stendahl (1996)
Asia Argento entra nei quadri senza esser sotto effetto di stupefacenti (stranamente).

Il fantasma dell'opera (1998)
Pessimo adattamento del romanzo di Gaston Leroux. Poteva andare peggio: poteva esserci Asia Argen... Ah no.

Non ho sonno (2001)
Il nano assassino in realtà dorme abbastanza profondamente.

Il cartaio (2004)
Più che un cartaio è un troiaio.

La terza madre (2007)
Per fortuna era l'ultima. Asia Argento sempre aggraziata come un calcio negli zebedei.

Giallo (2009)
Ittero e serial killer: un'accoppiata senza tempo.

Dracula 3D (2012)
Il peggior "Dracula" della storia del cinema, anche perché c'è Asia Argento.


Dario Argento's Serie
[SPOILER ALERT]

The bird with the crystal plumage (1970)
There is a bird but with normal plumage.

The cat 'o nine tails (1971)
No cats spotted in the movie, much less one with 9 tales.

4 flies on grey velvet (1971)
What an ugly and bulky necklace!

Deep red (1975)
Magic mirror on the wall, who is the killer one of all?

Suspiria (1977)
An old woman wheezes and larvae fall from the ceiling. It is not the old woman rotting.

Inferno (1980)
There isn't a real "inferno", but Mater is a hottie!

Tenebre (1982)
The butler writer did it.

Phenomena (1985)
A girl talks with insects without being on drugs.

Opera (1987)
Giuseppe Verdi's "Macbeth" is a jinx.

Trauma (1993)
"Deep Red" made in U.S.A. worsened by Asia Argento.

The Stendahl syndrome (1996)
Asia Argento enters in paintings without being on drugs (oddly).

The phantom of the opera (1998)
Very poor screen adaptation of Gaston Leroux's novel. Worsened by Asia Argento.

Sleepless (2001)
Speaking the truth, the midget killer sleeps quite deeply.

The card player (2004)
More like "The dumb card player".

The mother of tears (2007)
The only tears you'll see will be your own after this crap. Worsened by Asia Argento.

Giallo (2009)
Icterus and serial killers: a timeless duo.

Dracula 3D (2012)
Worst "Dracula" in history of cinema, also because it's worsened by Asia Argento.

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