Clown

Serie: Film minormente orridi, ma pur sempre BRUTTI!!!

Quando un uomo nasce votato alla muratura e decide di punto in bianco, così, senza un motivo apparente di fare il registo e come in questo caso il produttoro, questi sono i drammatici risultati. Eli Roth infatti non sa fare né produrre film. Magari saprebbe fare pregevoli muri a secco, ma il cinema proprio non è cosa per lui. O meglio: le sue idee non sono male, ma la trasposizione non gli viene bene quanto gli verrebbe bene la calce.
"Clown" nasce come finto trailer messo sul Tubo da un sedicente Jon Watts, il quale ha la geniale trovata di spacciarlo impropriamente per un film di Eli Roth. Quest'ultimo, anziché fargli causa; gli telefona e gli dice:
"HEY FRIEEEEEND, BOMBAAAA! MI PIACE IL TUO FINTO TRAILER COL MIO NOME! SAI COSA? IO STAVO PER CHIAMARE I MIEI LEGALI, MA COLPO DI SCENA: ORA TE LO PRODUCO!!! COSA NE DICI? EH? EH? EEEH?!? CHE NE DIRESTI SE LO FACESSIMO DAVVERO, EH? EH? EEEH?!?! ALLORA FRIEEEEND, FIGA STA ROBA, EEEH???"
Già.
Comunque diciamo che la trovata di base è simpatica ma niente più.
Il film parte abbastanza velocemente, anche per gli stessi attori che non sanno i rispettivi nomi e ruoli, e si trovano catapultati in scena saltando ogni doverosa prova.
Seriamente: dei protagonisti capiamo a malapena i nomi e non si sa chi diamine siano, background zero; chiamerò infatti il padre di famiglia Signò Ignazio, la moglie Æ, e il figlio Giancarlo.

                                  [CONTIENE SPOILER]                                     
Signò Ignazio-bruttino è un agente immobiliare con una stupida moglie-attrice-pessima ed un bambino-Giancarlo.
Durante il compleanno di Giancarlo, Æ telefona disperata a Signò Ignazio perché il pagliaccio che doveva animare la festa del figlio non ha potuto presenziare; così Signò Ignazio inizia ad aprire gli armadi della casa che sta vendendo e trova casualmente un vestito da clown. Ma te guarda che culo: proprio quello di cui aveva bisogno! Destino beffardo!
Indossato il decadente abito da pagliaccetto scolorito e triste, Signò Ignazio torna a casa per la felicità di tutti i bambini. Quando gli invitati se ne sono andati e la famiglia si risveglia dal collasso, Signò Ignazio si accorge che non riesce a togliersi di dosso né la parrucca né il vestito.
Passati un paio di giorni col travestimento incollato al corpo, e dopo qualche maldestro tentativo di togliersi l'abito di dosso con un seghetto elettrico; Signò Ignazio trova finalmente un contatto che ritiene possa aiutarlo a capire cosa stia succedendo: il vecchio Karlsson (l'unico nome che si sente spesso).
Karlsson spiega che il costume è in realtà la pelle di un demone e che quindi Signò Ignazio è bello e fregato, e tenta di aiutarlo cercando di mozzargli la testa. Tuttavia Signò Ignazio viene solo ferito a una spalla e dopo aver servito un'antipasto di pugni misti a Karlsson, riesce a fuggire.
A casa viene accolto dagli sbigottiti Æ, Papà-odioso-di-Æ, Amico 1 e Amica 2, che; per nulla stupiti dal pietoso stato di Signò Ignazio, decidono di affrontare un problema ben più spinoso ed impellente: i suoi fottuti ricciolini in technicolor. Amico 1 si scaglia schiumante di rabbia contro l'odiosa capigliatura tentando di estirpare l'abominio, ma Signò Ignazio non apprezza il gesto e spezza il braccio all'inutile comparsa. Questa scena non aveva assolutamente senso...
CiEmmeQu Signò Ignazio capisce che non ha più padronanza delle proprie azioni e deicide che l'unica soluzione che gli resta è il suicidio.
Fine.
SCHERZONE! Ci sono ancora un'ora e 20 di pellicola, ve l'ho fatta!
Signò Ignazio si lascia andare ai suoi istinti CLOWNIBALI ® (hohoho!) e scorrazza qua e là mangiando busti di bambini, e non capiamo perché, dato che si sa: le cosce sò la meglio parte. Forse è una regola non scritta dei clown-cannibali, mangiare le cosce è da cafoni...
Il film procede insensatamente fino a quando Karlsson non svela a Æ che per spezzare la maledizione Signò Ignazio deve mangiare cinque bambini (interi però), e Æ decide di aiutarlo rapendo una bambina che sembra una vecchia strega con un naso abominevole. Le cose sembrano procedere per il meglio, finché Æ non accusa un rimorso di coscienza e fa saltare il piano. Peggio per lei, perché ora a Signò Ignazio girano le palle e cerca di mangiare Giancarlo.
In fine lo scontro sarà inevitabile e Æ stacca la testa a Signò Ignazio con un colpo di mazzetta.
Basta.
                                      [FINE SPOILER]                                        

 Conclusioni e riflessioni: questa pellicola è una merda.

Il film è stato offerto da 
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