Behind The Mask - Vita di un Serial Killer

SERIE: Film minormente orridi, ma pur sempre BRUTTI!!!
Appena finito e già penso che sia una delle peggiori cagate mai viste in vita mia, a partire dalla storia a dir poco R I D I C O L A:

Tre giornalisti (una dei quali deforme) devono girare un documentario su come opera un serial killer, e lo fanno seguendo ed intervistando Leslie Vernon: un (brutto) ragazzo un che aspira a diventare un assassino seriale. Il brutto si scarrozza i giornalisti in lungo e in largo per la città, raccontando davanti a telecamere e microfoni come ucciderà, con quali armi, quanti ragazzi e perché…

Ma PERCHÉ lo chiedo io: PERCHÉ esistono film del genere? Chi li produce si rende conto che mette soldi in un aborto senza verso che sarà senza ombra di dubbio un flop colossale???
Gli “attori” sono veramente PESSIMI, sembrano persone pescate a cazzo da una birreria di Pesciamorta.
La trama fa ridere le galline: è come dire “faccio un documentario sulla Franzoni e la riprendo mentre uccide il figlio, ma senza dire niente a nessuno”.
Sin dall'inizio hanno la pretesa di paragonare questo ridicolo “Leslie Vernon” a Freddy Krueger, Michael Myers e Jason Voorhees, ma è solo un ignobile tentativo!
Speravano di inventare un nuovo personaggio cult come quelli sopra nominati, visto che questo Vernon indossa sempre una maschera (una poltiglia d’argilla con peli di gatto morto attaccati sopra) ed ha come ogni assassino-cult un'arma del cuore (una stupida falce da giardinaggio bolscevico). Ma con dei gadget così disdicevoli, il killer è destinato solo a farsi ridere dietro.
Un film FALLIMENTARE sotto ogni punto di vista:
Storia=  0
Personaggi=  0
Attori=  ­0
Sangue=  ­-10

Paura=  ­-100
Finale=  -1.000

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