Dahmer - Il Cannibale di Milwaukee

SERIE: Perle orrorifiche// thriller// splatter ♥
Il film è incentrato più sull'aspetto psicologico dell'assassino che non sui suoi omicidi, e anche se i dialoghi sono un pò striminziti; rimane comunque un buon film, ben fatto e realistico nelle ricostruzioni delle vicende.
Inoltre Dahmer è interpretato da Jeremy Renner: un serial killer così bonazzo non si è ancora visto!


Ma chi era Jeffrey Dahmer, il famoso "cannibale di Milwaukee"?
Un ragazzo come tanti, che nonostante il divorzio dei genitori e diversi problemi di salute; ha vissuto un'infanzia normale.
Verso i 15 anni, inizia a mostrare un macabro interesse nel cercare e collezionare pezzi o scheletri di animali morti. Inizia anche a bere parecchio: a 18 anni, è già un alcolista.
Sempre a 18 anni, Jeffrey conobbe Steve Hicks; un autostoppista che invitò a bere una birra a casa sua. Dopo aver fatto sesso, Dahmer lo uccise con un bilanciere e ne smembrò il cadavere, buttando i pezzi in dei sacchi dell'immondizia.
Non trovando lavoro, Jeffrey si arruolò nell'esercito e si trasferì in una base in Germania; ma i suoi problemi di alcolismo lo fecero congedare.
Una volta tornato in America si trasferì per un breve periodo a casa di sua nonna, e successivamente a Milwaukee; dove trovò casa nel famigerato appartamento numero 213.
La triste sorte di Steve Hicks toccò ad altri 15 ragazzi (casi accertati), la maggior parte dei quali neri: Steven Tuomi, James Doxtator, Richard Guerrero, Anthony Sears, Eddie Smith, Ricky Beeks, Ernest Miller, David Thomas, Curtis Straughter, Errol Lindsey, Tony Hughes, Konerak Sinthasomphone (scappato, fermato dalla polizia, e riportato dagli agenti stessi a casa Dahmer convinti che si trattasse di una lite tra gay), Matt Turner, Jeremiah Weinberger, Oliver Lacy e Joseph Bradehoft.
Il modus operandi di Jeffrey consisteva nell'abbordare ragazzi in bar per omosessuali, stordirli con sonniferi e portarli a casa. Prima di uccidere le sue vittime, gli scattava foto erotiche e continuava a stordirli facendoli ubriacare.
Poi tentava di "lobotomizzarli" per renderli suoi schiavi, iniettandogli massicce dosi di acido muriatico nel cranio. Ovviamente però, i ragazzi morivano istantaneamente; così Dahmer aveva rapporti sessuali con i corpi morti. In seguito li sezionava, facendo centinaia di foto durante l'operazione e ne conservava parti di corpo in frigorifero per poi mangiarli. A volte metteva le teste tagliate in acqua bollente, in modo da staccare la pelle dalle ossa e conservare il teschio.
Un giorno, sembrava che la stessa cosa stesse per succedere ad un certo Tracy Edwards; ma l'uomo riuscì a scappare, andando subito a denunciare alla polizia quanto aveva subito. Entrati al N° 213 degli Oxford Apartments, le forze dell'ordine trovarono foto di cadaveri squartati appese alle pareti, teschi sui mobili, peni recisi conservati in formaldeide, ed un frigorifero pieno di resti umani...
Dahmer fu arrestato e condannato ad un ergastolo per ogni vittima. Morì per mano di Christopher Scarver, un detenuto che lo colpì alla testa causandogli un trauma cranico. Il cervello del mostro di Milwaukee, fu prelevato e studiato.
Ironia della sorte: lo stesso Tracy Edwards che fece incriminare Jeffrey Dahmer, è stato arrestato nel novembre 2011 per omicidio.

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