SERIE: Film totalmente DISutili...
Se in Asia la smettessero di fare film su QUALSIASI COSA MALEDETTA, forse il mondo ne trarrebbe giovamento. Dopo videocassette (“Ringu 1, 2, 0, 17, 98, tombola”), cellulari (“The Call”, “The Phone”,…),
scarpe (“Red Shoes”),
specchi (“Into the Mirror”),
spirali (non quelle ginecologiche… o forse si?! Comunque “Uzumaki”),
occhi (“The eye 1, 2, 3, fino arrivare al 48”),
vegetazione (“Forest of Death”),
bambole (“Inhyeongsa”),
e altri miliardi di oggetti che non mi vengono in mente, ora la maledizione si schianterà funesta su una SCUOLA DI YOGA. Ma PERCHÉ?!?!
Tra l’altro è stata la prima volta che mi sono trovata seriamente in difficoltà nel distinguere le varie facce delle interpreti, ed infatti NON ci sono riuscita. Sommando ste coreane tutte uguali + sottotitoli di dimensioni microscopiche, il risultato è che non ci ho capito una cippa di minchia.
[SPOILER]
Forse che nella scuola di yoga stessa risiede il diavolo?! Non lo so e non me ne frega neanche.
Forse che nella scuola di yoga stessa risiede il diavolo?! Non lo so e non me ne frega neanche.
[FINE SPOILER]
Il
discorso sulla Kundalini che propongono è ridicolo, ma essendo un film ci può
anche stare; e più che posizioni di yoga sembra di assistere a
lente danze funeree, quindi non si salva neanche il lato indiano che il film
dovrebbe avere.
Detestabile
il personaggio dell’unica scema che si distingue: quella coi capelli color
ruggine sbiadita che mangia come un porco alla fiera dell’est.
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