Gummo

SERIE: Film DI MERDA che non hanno ragione di esistere!!!
Questo non è un film... Questa cosa è una MERDA.
E questa MERDA non ha un CAZZO DI SENSO.
Non ci si può capacitare di quanto sia sgangherata ed inutile questa MERDA fino a che non capita la disgrazia di guardarla.
Purtroppo però quando un film (o come in questo caso una MERDA) ha l’etichetta di "indipendente", capita spesso che la gente esca di testa e lo esalti senza motivo alcuno, arrivando persino a definirlo "cult". Questo perché il pubblico medio(CRE) che adora questo genere di pellicole si pavoneggia ritenendosi superiore, alternativo, si vanta di vedere una trama dove non c'è; ed attribuisce significati mistici a sceneggiature che sono evidentemente peggio di quella di "Natale a Forlimpopoli".

"Gummo" infatti NON HA una trama, il che lo porta a NON AVERE logica, e a parte due attori professionisti (una tra le quali Chloë Sevigny, la tossicodipendente che in quando a bellezza e "bravura" è la Nicoletta Kidman dei film di serie Z); il resto del cast è composto da fenomeni da baraccone, malati di malattie mentali varie ed eventuali, gente raccolta per strada o in centri di recupero.
"Gummo", così dicono; tratta di varie tematiche. Come no! I dialoghi sono prevalentemente parolacce ed insulti, discorsi tremendamente razzisti ed omofobi, vaneggiamenti a caso buttati in scene girate a caso; tutte filmate probabilmente con uno dei primi prototipi di cellulare dotato di videocamer(D)a dato in mano ad un regista poco più che ventenne che proprio non aveva idea di che diamine stava facendo.
Dimenticavo di dire che l'artefice di tutto ciò risponde al nome di Harmony Korine... Io, uno che si chiama come il romanzo più letto dalle donne italiane non lo prendo neanche in considerazione; men che meno lo degno di credibilità.

La MERDA parte con una voce cigolante, cantilenante e terribilmente irritante che narra di come la sfortunata cittadina di Xenia in Ohio sia stata colpita da un tornado che ha sterminato metà della popolazione. Dai seducenti scorci che vediamo in questi pochi minuti di introduzione, capiamo subito che questo villaggio è un luogo decadente abitato per lo più da bambini macrocefali, deformi e malnutriti; un posto talmente lercio ove nemmeno le pantegane si addentrerebbero per paura di prendere la rogna dagli esseri umani.
Subito dopo, nei titoli di testa; vediamo un ragazzino piazzato sopra un cavalcavia, vestito solo di boxer e cappello con enormi orecchie di coniglio, tutto impegnato a sputare, pisciare e tirare oggetti alle macchine di passaggio. Cosa c’entra? BOH! Come accennato poco sopra "Gummo" non ha uno straccio di storia né di sceneggiatura che segua un criterio, mostra storie casuali di gente improbabile, tutte sconnesse tra loro; il che mi rende molto difficile profilare siffatta SCHIFEZZA.
Durante lo svolgimento, seguiamo grossomodo le vicende di:
  • il ragazzino con le orecchie da coniglio dei titoli di testa che, a parte sfogare la sua rabbia repressa sugli automobilisti:
    ● suona (MALE) una fisarmonica di plastica dentro un cesso,
    ● infila la lingua in bocca alle uniche due ragazze non sgorbie della città,
    ● viene pestato ed insultato pesantemente da due bambini che alla loro tenera età tirano fuori improperi che metterebbero in imbarazzo uno scaricatore di porto bulgaro.
  • Tummler e Solomon (l'essere con quell'abnorme macrocefalia presente sulla locandina) che:
    ● uccidono una moltitudine di gatti un po' perché sono stronzi, un po' per rivenderli ai ristoranti cinesi; per poi
    ● pagarsi coi ricavati la colla da sniffare e
    ● le prestazioni sessuali di una opulenta prostituta ritardata.
    Entrando più nel dettaglio di questi due PROTagonisti, Solomon è (a parte di una bruttezza inguardabile) un bambino in avanzato stato di decomposizione dato che quando entra nella vasca da bagno l'acqua diventa marrone, rumina i suoi pasti producendo dei suoni immorali, ha una madre che lo minaccia scherzosamente con la pistola mentre è intenta a ballare il tip-tap con le scarpe del marito deceduto. Una donna, una burla.
    Tummler invece è uno scapestrato (come tutti i ragazzi della cittadina) che durante la sera beve birra e fa a braccio di ferro con un branco di uomini scheletrici. Uomini che improvvisamente si rendono conto che il semplice gesto di spaccare una sedia gli da come un senso di onnipotenza, e perciò iniziano a sfogare tutta la loro infelicità su degli inermi pezzi d'arredamento.
  • Dot e Helen, le uniche due ragazze non sciancate di Xenia (ciò nonostante non definibili belle) che:
    ● si mettono del nastro adesivo sui capezzoli per poi strapparlo via in modo da far diventare più turgidi i seni (.....),
    ● perdono la testa per il "bello" della situazione: un coso che non vogliamo definire umano, pieno di turbe psichiche, smilzo, con un'acconciatura vergognosa e le sopracciglia depilate a mo' di strisce pedonali,
    ● sfiorano lo stupro di gruppo perché accettano passaggi dagli sconosciuti,
    ● amoreggiano col ragazzo-coniglio dentro una piscina dando vita ad un ben poco invidiabile threesome.
Come se tutto questo niente non fosse abbastanza, la pellicola viene di tanto in tanto rinfrescata con immagini  random di demoni (eh?!), scenette con redneck che disquisiscono sul loro odio verso i negri (testuali parole), fotogrammi di gatti macellati o in putrefazione, un ragazzo ubriaco che ci prova con un nano gay di colore (sarà stato sicuramente ben voluto in quella landa di razzisti!).
Dulcis in fundo: una ragazza handicappata con dei graziosi mustacchi che sul finale ce la mena per interminabili minuti su quanto ami la sua orribile bambola (che lei ritiene esser un bebè) e su come sua madre la intimi a lavare i pavimenti. Poi si passa ad un'altra squallida inquadratura dove codesta ragazza si rasa a zero le sopracciglia spargendosi la schiuma da barba anche sui capelli. Ma non poteva cavarsi i baffi che erano più folti? A parte l'irritabilità che la scena mi ha suscitato, devo ammettere che questa tizia ha un'aria davvero inquietante che mi ha turbata non poco, potrei definire horror il quarto d'ora che si passa in sua compagnia.

Infine che cosa capiamo? Che cosa ci voleva trasmettere il signor Harmony? Che Xenia è la patria dei ragazzi rimasti orfani e che in quanto tali sono diventati brutti e disagiati? Voleva dipingere un sobborgo americano in tutta la sua sporcizia ed intolleranza? COSA? PERCHÉ? CHE/CHI CAZZO È IL/LO/LA "GUMMO" CHE DA IL TITOLO A QUESTA PORCATA? Non ci è dato saperlo.
L'unica cosa di decente in mezzo a questo lerciume è la colonna sonora che comprende pezzi di Burzum, Absu, Bathory, Bethlehem, Brujeria; perché come è cosa nota: i dissociati sociopatici ammazza-gatti ascoltano la musica dello Dimonio!
"Film" indipendente... E ci credo: almeno per una volta nessuna produzione grossa ha voluto accostare il proprio nome ad una simile immondizia.

La perla di saggezza scelta per voi, partorita da un nefasto qualcuno (perché spero non sia il lavoro uno sceneggiatore serio) totalmente privo di acume:
"Senza la vita si è come morti."
MA NON MI DIRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sì, questa più che una recensione era un concentrato d'odio che mi è uscito dal cuore.
Cari i miei Cine-Saccenti-Filosovietici tenetevi il vostro "cult" di sta gran minchia ed i vostri pareri da finti intenditori amanti dell'indie per voi perché il mio parere non cambia: film di merda per me è, e film di merda per me rimane.

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