Evilenko

SERIE: Perle orrorifiche// thriller// splatter ♥
Film tratto dal romanzo "Il Comunista Che Mangiava i Bambini", ispirato alla storia del serial killer Andrej Romanovič Čikatilo, il mostro di Rostov.
Molto più soft rispetto alla realtà ben più cruda dei fatti, rende comunque bene l'idea del personaggio allucinato e depravato quale Čikatilo era; interpretato da uno spettacolare e pieno di tic Malcom McDowell (il nostro caro Alex di "Arancia Meccanica").

Andrej Romanovič Čikatilo è stato uno dei serial killer più prolifici tra tutti, nonché il primo caso di assassino seriale riconosciuto dalla URSS.
Nato in Ucarina nel 1936, Andrej vive un'infanzia segnata dalla povertà e dalle miserie del comunismo dell'epoca: dirà infatti che il suo fratello maggiore è stato rapito e mangiato dai vicini di casa affamati.
Andrej è un ragazzo che si potrebbe definire fallito: non entrò all'università, soffriva di polluzioni notturne ed era praticamente impotente. Nonostante questo, si sposò ed ebbe due figli.
Trovò lavoro come insegnante, ma vista la sua incapacità nello svolgere il mestiere; era obbligato a spostarsi di scuola in scuola: in qualsiasi istituto dove Čikatilo lavorasse, veniva accusato di molestie nei confronti degli alunni. I direttori però si rifiutavano di denunciarlo per evitare di screditare la scuola, e il pedofilo non fu mai arrestato.
Decise così di cambiare lavoro, e venne assunto come impiegato di forniture in una fabbrica. I suoi spostamenti su tutto il territorio ucraino furono cruciali: non v'è città dove Andrej non abbia ucciso almeno una vittima. Il suo primo omicidio risale al 1978, ai danni di Helen Zakotnovu, una bimba di 9 anni. A detta sua, non commise più delitti fino al 1982; ma da quell'anno in poi le sue vittime aumentarono esponenzialmente, arrivando a picchi di 5 omicidi al mese.
Čikatilo adescava bambini e ragazze nelle stazioni o alle fermate dell'autobus, offrendo cibo o regali; in più aveva l'aspetto di un innocente vecchietto: nessuno avrebbe mai dubitato dei suoi propositi, nessuno avrebbe mai pensato che nella sua valigetta nascondesse una serie di coltelli. Si allontanava con i ragazzini nei boschi, e lì li uccideva brutalmente, abusava ripetutamente dei loro cadaveri, li sfigurava tagliandogli via lembi di carne dal volto o recidendogli seni e organi genitali. A volte ne mangiava dei pezzi, mozzava arti e teste, ed infilava nelle vagine delle ragazze dei rami di albero.
Tracce del suo liquido seminale furono trovate in tutte le scene del crimine, ma ironicamente e scandalosamente; l'Unione Sovietica non aveva i mezzi per analizzare le prove rinvenute; così Andrej ebbe modo di perpetrare con le sue brutalità per molto tempo ancora.
Nel 1990 fu fermato da un agente in borghese che era di pattuglia vicino ad un bosco: Čikatilo aveva appena compiuto l'ennesimo delitto ed era sporco di sangue, ma l'incompetente poliziotto non se ne accorse e non controllò nemmeno il contenuto della borsa dell'anziano; compilò solamente un rapporto con la descrizione di Andrej. Finalmente, verso la fine dello stesso anno; l'assassino fu arrestato mentre tentava insistentemente di adescare un bambino, e dopo lunghi interrogatori si ottenne una confessione.
Gli agenti non immaginavano neanche minimamente quanto Čikatilo avesse da dire: su 65 omicidi della quale era sospettato ne confessò 56, 53 della quale confermati dalle successive indagini. In tutto uccise 21 bambini tre i 7 e i 16 anni, 14 ragazzi tra i 9 e i 17 anni; e 17 tra ragazze e donne.
Fu processato nel 1992 e condannato a morte per ognuno dei suoi delitti e morì nella prigione di Rostov mediante sparo alla nuca nel 1994.

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti? Critiche? Spara la tua!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...