Three... Extremes

SERIE: Perle orrorifiche// thriller// splatter ♥
"Three... Extremes" è una co-produzione cinese, coreana e giapponese che mette insieme in 2 ore tre brillanti cortometraggi di tre diversi registi.

Primo corto: "Dumplings" diretto dal cinese Fruit Chan.
Un'attrice famosa ma non più tanto giovane, è alla disperata ricerca di un prodotto che la salvi dai segni del tempo. Si rivolgerà alla famosa zia Mei, una donna ben più vecchia di lei che però dimostra al massimo una trentina d'anni: merito dei suoi ravioli miracolosi dalla ricetta segreta...

Secondo corto: "Cut" diretto dal coreano Chan-Wook Park.
Uno stimato regista verrà preso in ostaggio insieme a sua moglie da un attore che lo costringerà ad un terribile gioco al massacro: dovrà strangolare una bambina, e se non lo farà; l'attore taglierà un dito alla moglie del regista ogni 5 minuti...

Terzo corto: "Box" diretto dal giapponese Miike Takashi.
Kyoko si sveglia ogni notte dopo un terribile incubo: essere rapita, chiusa in un sacco di plastica, sigillata dentro una scatola e poi seppellita in mezzo a un campo innevato. Questo sogno ricorrente le ricorda la sorellina Shoko, morta anni prima. Ma quanto è incubo e quanto è realtà?

Tre generi e tre stili differenti per un risultato finale assolutamente ottimo!
"Dumplings" è forse il capitolo più surreale, una storia macabra su quanto possano essere disposte a spingersi oltre le persone per mantenere intatta la loro giovinezza. Ma siamo sicuri che se questi ravioli avessero davvero effetto, la gente si farebbe tanti scrupoli a mangiarli nonostante il loro contenuto? Io ne dubito... 
In "Cut" ritroviamo la mano particolare e tagliente del talentuoso Chan-Wook Park con la tematica che lo contraddistingue: la perenne lotta tra bene e male. Impeccabile dal punto di vista registico e con trovate a dir poco geniali (l'ostaggio legato ad un lungo elastico che gli rende impacciati i movimenti, la moglie immobilizzata in una maniera indescrivibile da dei fili...).
La mia adorazione per questo regista coreano è viscerale, e nonostante "Dumplings" sia molto bello; non vedevo l'ora che iniziasse "Cut" per vedere che cosa potesse essersi inventato Park questa volta: aspettativa ampiamente soddisfatta!
Ci avete fatto caso? La moglie è la ritrovata Mi-Do di "Old Boy" (discorso sugli attori cari a Chan-Wook Park ampiamente spiegato nel post "Thirst")!
Con "Box" mi trovo per la prima volta in vita mia ad apprezzare un lavoro di Miike Takashi. Sarà che anche lui per una volta ha abbandonato il suo solito orrido stile che tanto disprezzo, ma per fortuna non ha rovinato la trilogia con lo squallore tipico delle sue pellicole come invece temevo.
Concentrandosi su una delicata e quasi romantica storia sui rimorsi e i sensi di colpa, sono rimasta piacevolmente colpita dal risultato finale! Era ora che Miike capisse che non c'è bisogno per forza di ricorrere a necrofilia, mangiatori di merda e stupri per fare qualcosa di buono.
In conclusione: "Three... Extremes" è da vedere immediatamente!

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